"Un bambino può insegnare tre cose ad un adulto:
a essere contento senza motivo,
a essere sempre occupato con qualche cosa,
e a prendere con ogni sua forza quello che desidera"
Paulo Coelho



25 luglio 2010

Che fatica la PAPPA


A due anni non mangia niente
a cura di: Dott. Rodolfo Varani (pediatra)

Quando i genitori "credono" che il loro bambino "non mangia niente", è quella di eseguire dei controlli mensili del peso e dell'altezza e vedere il grafico di questi due parametri. Nella mia esperienza, almeno nell'80% dei casi, il fatto non sussiste ed il bambino risulta cresciuto regolarmente come peso ed ha inoltre un peso appropriato per la sua altezza.
Da cosa dipende allora il fatto che i genitori "non sono contenti" di quanto mangia il loro bambino? In genere dalla loro mancanza di conoscenza del valore nutritivo degli alimenti o dalla loro ansia (e anche da un senso di colpa per dover lasciare al nido il proprio figlio).
Molto spesso i genitori dicono "mio figlio non mangia niente" ma, una volta pesato e misurato, è invece regolarissimo per l’età e a volte anche su fasce alte di accrescimento. Infatti con le abitudini di questi tempi (merendine, cioccolatini, gelati, biscotti ecc.) non è infrequente vedere bambini che lasciano nel piatto metà del pranzo e della cena solo perché mangiano (molte calorie) fuori dei pasti.
E' difficile far capire che due o tre cioccolatini contengono moltissime calorie e che alla fine il senso di sazietà del bambino è soddisfatto. Basta sapere che 10 grammi di cioccolato sono 55 calorie, 10 grammi di gelato cassata sono 25 calorie, 10 grammi di pane 27 calorie e 10 grammi di pasta all'uovo 37 calorie e fare un po' i conti di quanta pasta... è sostituita da 3 o 4 cioccolatini.
Allora si capirà perché, se un bambino durante la giornata prende, un po' qua e un po' là, gelati, dolci e similari, alla fine non mangi quello che si aspettano i loro genitori. Per questo il bambino cresce bene ma il genitore, che lo vede a pranzo e cena, e non ricorda o non considera quello che ha mangiato fuori dal pasto, viene dal pediatra a lamentarsi che "non mangi niente".
Se il bambino cresce regolarmente di peso ed è proporzionato in base all'altezza, non è possibile che non mangi niente... perché l'apporto di calorie è come il conto in banca... se ci sono i soldi vuol dire che ci sono stati messi. Potrebbero non esserci le lire... ma se ci sono i dollari e molti, va bene lo stesso. Così spesso i genitori non sono soddisfatti delle lire (pasta, carne ed alimenti normali) ma non considerano i dollari (dolci, cioccolati, gelati e merendine) che portano in alto il conto... in banca del bambino.
Qualora invece vi sia una diminuzione effettiva dell'accrescimento non giustificata ed in grado considerevole, allora sarà il collega pediatra ad allertarsi e prescrivere accertamenti ed indagini appropriate

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